Il giro ha lasciato la Sicilia e si accinge a risale lo stivale, gli occhi vedono cose cose che il Tour de France può solo immaginare.
Tre GPM. due di 3 categoria ed uno di prima posto sui 1618 mt del valico di Montescuro, 15 Km prima dell’arrivo a Camigliatello Silano, siamo in piena Sila e se siete velocisti è ora di organizzare il gruppetto.
Dopo l’antipasto dell’Etna, il giro d’Italia inizia a servire quel genere di portate che solo chi è forte di gambe può sopportare.
Partenza da Mileto e i primi 100 km, in direzione nord, non creeranno grossi problemi al gruppo che arriverà a Catanzaro Lido per attaccare il primo GPM di giornata, 3^ categoria posto a Catanzaro città, superato il quale non ci sarà più riposo sino all’arrivo.
Siamo sul Mar Ionio e siamo partiti dal Tirreno, attraversata la Sila ora si ricomincia, si torna verso il Mar Tirreno, direzione Cosenza.
Si scende da Catanzaro per poco meno di 10 Km e si attacca il GPM di Tirolo, anche questo di 3^ categoria, 14 km di salita in cima alla quale il gruppo troverà l’area di rifornimento.
Giusto il tempo di assimilare carboidrati e maltodestrine e e giù la testa per raggiungere, sempre in un terreno che definire mosso è riduttivo.
Si arriva al traguardo volante di Cosenza, giusto il tempo di avvertire l’aria di mare, che è a pochi chilometri dalla città calabrese, e inizia l’ultima salita di giornata, quella più lunga e decisiva.
Si sale, obbiettivo la cima del Valico di Montescuro, uno dei picchi più alti della Sila. Proprio lì è posto il terzo GPM della tappa, 3^ categoria dopo quasi 20 Km di salita.
Raccolti i punti per la classifica scalatori, giù in picchiata per 13Km verso Camigliatello Silano,
Forza Vincenzo Nibali e forza Dominica Pozzovivo e comunque viva il giro d’Italia.
